Gli incentivi all’assunzione favoriscono la stabilizzazione dei lavoratori precari?
STRUMENTO DI POLICY: Finanziamenti
PAESE: Italia
DISEGNO DI VALUTAZIONE: Analisi Serie Storiche Interrotte, Difference in Differences
A partire dalla seconda metà del 2000 le politiche attive del lavoro italiane si sono concentrate maggiormente, oltre che sul problema della disoccupazione, su quello del precariato, cioè la difficoltà a mantenersi occupati con una certa regolarità. Gli incentivi alla stabilizzazione/assunzione mirano a contrastare il problema modificando il comportamento delle imprese (più propense all’utilizzo di contratti flessibili): le imprese che assumono stabilmente un lavoratore ricevono un corrispettivo una tantum. Interventi di questo tipo, molto costosi, possono essere profondamente diversi, a partire dall’entità dell’incentivo corrisposto. Una valutazione di un intervento in provincia di Torino nel 2007-08 mostra un effetto praticamente nullo: gli incentivi non hanno incentivato nessuno, e sono stati pagati a imprese che avrebbero comunque fatto, anche senza finanziamenti, le medesime assunzioni.