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Può un intervento di controllo e formazione ridurre gli infortuni nel settore agricolo?

Rasmussen K. Et Al. (2003), Prevention Of Farm Injuries In Denmark, Scandinavian Journal Of Work, Environment & Health, Vol. 29, No. 4, Pp. 288-296.

Gli infortuni e i decessi sul lavoro nell’agricoltura sono numerosi, rendendo il settore agricolo il più rischioso in cui lavorare. Un intervento per la riduzione degli incidenti che si basa su visite di controllo da parte di esperti nelle aziende agricole e giornate di formazione per gli addetti sembra in grado sia di sensibilizzare gli addetti a un comportamento più attento sia di ridurre sensibilmente il rischio di incidenti.

Un servizio informativo può supportare le scelte degli studenti nell’iscrizione all’università?

U.S Department Of Education, Institute Of Education Sciences, What Works Clearinghouse (2014), Wwc Review Of The Report: Expanding College Opportunities For High-Achieving, Low Income Students.

La scelta dell’università da frequentare rappresenta un momento importante, ma spesso non è supportata da un’adeguata disponibilità di informazioni. Fornire informazioni sulle università tramite invio postale si rivela in grado di aumentare in modo sensibile le candidature e le iscrizioni ai college più selettivi, con una potenziale ricaduta economica di peso a fronte di un costo di intervento minimo.

Servizi intensivi di coaching e formazione linguistica aiutano i neoimmigrati a trovare lavoro?

Andersoon Joona P., Nerkby L. (2009), Tipping The Scales Towards Greater Employment Chances? Evaluation Of A Trial Introduction Program (Tip) For Newly-Arrived Immigrants Based On Random Program Assignment, Iza Discussion Paper N° 4072.

L’acuirsi del fenomeno migratorio accompagnato da problemi quali la disoccupazione ha reso palese la necessità di creare nuovi strumenti di intervento. Una misura che prevede in combinato un sostegno all’inserimento sociale (con assistenza e insegnamento di lingua) e dei servizi per l’impiego può favorire la condizione occupazionale successiva dei neoimmigrati, soprattutto di quelli con maggiori difficoltà.

I servizi di mentoring aiutano gli adolescenti di famiglie monoparentali a diventare adulti più responsabili?

Tierney J. et al. (2000), Making a Difference. An Impact Study of Big Brother Big Sister, ed. Public/private Ventures

Gli adolescenti provenienti da famiglie monoparentali spesso crescono situazioni che possono ostacolare lo sviluppo dell’autostima e del senso di responsabilità dell’adolescente. Il programma “Big Brothers Big Sisters” attivo negli USA offre servizi di mentoring che hanno mostrato effetti positivi su un ampio ventaglio di fenomeni, da frequenza e rendimento scolastico all’uso di droghe ed alcol, a comportamenti violenti e rapporti con gli altri.

Risanare le sorgenti d’acqua contribuisce a migliorare la salute dei bambini?

Kremer M., Leino J., Miguel E., (2011) Spring Cleaning: Rural Water Impacts, Valuation, and Property Rights Institutions, The Quarterly Journal of Economics, n. 126

Ogni anno un milione di bambini con età inferiore ai 5 anni muore a causa di malattie diarroiche, causate spesso dall’assunzione di acqua contaminata. Per porre un freno a questa situazione in Kenya è stato realizzato un intervento che mira a mettere in sicurezza le sorgenti d’acqua. I risultati di tale intervento mostrano un elevato miglioramento sulla qualità dell’acqua alla sorgente e una forte riduzione nei casi di diarrea infantile.

Le politiche di attivazione favoriscono la stabilizzazione dei lavoratori precari?

Battiloro V., Mo Costabella L. (2011), Incentivi o misure di attivazione? Evidenze sull’efficacia di due interventi per contrastare il lavoro precario, Politica Economica, n.2

Per fronteggiare il problema del precariato sono stati implementati servizi di politica attiva del lavoro che prevedono l’erogazione di servizi individuali di natura consulenziale e formativa affiancati a un’attività di incontro domanda-offerta. La valutazione di un intervento attuato in provincia di Torino mostra che questo genere di politiche producono un miglioramento nelle opportunità lavorative successive.

Ottenere un diploma favorisce il reinserimento degli ex-detenuti?

Cronin J. (2011), The path to successful reentry: the relation between correctional education, employment and recidivism, Institute of Public Policy, Truman Policy Research

L’eccessivo numero di detenuti rappresenta un serio problema in molti stati. La recidiva ne è sicuramente una delle cause ed è sintomo di uno scarso reinserimento sociale dei soggetti rilasciati. Uno studio conferma tanto il legame tra occupazione e recidività quanto il ruolo virtuoso di un percorso educativo nel carcere: conseguire un diploma aumenta la probabilità di trovare un lavoro a tempo pieno, e riduce in eguale misura il rischio di recidiva.

Il lavoro interinale è un rischio o un’opportunità per i lavoratori?

Ichino A., Mealli F., Nannicini T. (2005), Temporary work agencies in Italy: a springboard to permanent employment?, Giornale degli Economisti, vol. 64 n.1.

In un contesto di precarietà dell’occupazione, il lavoro interinale può fornire anche un’opportunità ai lavoratori, soprattutto nel caso in cui crei nuove opportunità di lavoro. Una ricerca stima, per chi svolge una missione interinale, un considerevole aumento della probabilità di essere successivamente occupato a tempo indeterminato. Si tratta comunque dello stesso effetto positivo che si otterrebbe lavorando con altri contratti a termine.

Gli incentivi all’assunzione favoriscono la stabilizzazione dei lavoratori precari?

Battiloro V., Mo Costabella L. (2011), Incentivi o misure di attivazione? Evidenze sull’efficacia di due interventi per contrastare il lavoro precario, Politica Economica, n.2

Gli incentivi alla stabilizzazione/assunzione mirano a contrastare il problema del lavoro precario provando a modificare il comportamento delle imprese. Una valutazione di un intervento in provincia di Torino nel 2007-08 mostra un effetto praticamente nullo: gli incentivi non hanno funzionato, e sono stati pagati a imprese che avrebbero comunque fatto, anche senza finanziamenti, le medesime assunzioni.

La severità del regime carcerario influenza il rischio di recidiva?

Chen M.K., Shapiro J.M. (2007), Do harsher prison condition reduce recidivism? A discontinuity based approach, American Law and Economics Review, 9.1

Nell’ambito delle politiche carcerarie gli approcci per ridurre il rischio di recidiva sono molteplici, e possono basarsi tanto su meccanismi rieducativi e di reinserimento quanto su quello deterrente. In questo può giocare un ruolo anche il livello di sicurezza del carcere: si stima che al crescere del livello di sicurezza cresce sensibilmente il rischio di essere nuovamente arrestati e entro pochi anni dal rilascio.