Lavoro

Come funzionano i servizi di attivazione per gli immigrati disoccupati?

Heinesen E., Husted L., Rosholm M. (2013), The effects of active labour market policies for immigrants receiving social assistance in Denmark, IZA Journal of Migration

I risultati di uno studio danese sui programmi di inserimento lavorativo per ridurre la durata della dipendenza dai sussidi pubblici

La personalizzazione dei corsi per disoccupati migliora le probabilità di ritrovare lavoro?

Duranti S. et al. (2018), What training for the unemployed? an impact evaluation for targeting training courses, Politica Economica, n.3.

Quali effetti producono i corsi di formazione per disoccupati? Quali funzionano meglio, per chi? Se lo sapessimo, potremmo fare un’operazione di targeting per migliorare i risultati?

Servizi personalizzati di integrazione possono favorire l’inserimento lavorativo degli immigrati?

Sarvimäki M., Hämäläinen K. (2010), Assimilating Immigrants: The Impact of an Integration Program , HECER – Helsinki Center of Economic Research, Discussion Paper No. 306.

Come superare le difficoltà di inserimento degli stranieri? Uno studio stima gli effetti di un programma finlandese per favorire l’integrazione e l’occupazione degli immigrati.

Può un breve corso di formazione fornire ai giovani più deboli competenze utili all’inserimento lavorativo?

Attanasio O., Kugler A., Meghir C. (2008), Training Disadvantaged Youth in Latin America: Evidence from a Randomized Trial, NBER Working Paper, n.13931

Uno studio della Banca Mondiale stima gli effetti di un programma per la formazione di base attuato in Sudamerica e dedicato ai giovani disoccupati con bassi livelli di istruzione, provenienti da famiglie a basso reddito.

I corsi di formazione post diploma aiutano i giovani a trovare un lavoro?

Mo Costabella L. (2017), Do high school graduates benefit from intensive vocational training?”, International Journal of Manpower, vol. 38, n.5.

I giovani in cerca di lavoro, anche se in possesso di un diploma, possono scontare delle difficoltà legate alla mancanza di competenze immediatamente spendibili. La formazione professionale post diploma cerca di rimediare offrendo corsi intensivi a carattere professionalizzante.

Una temporanea esperienza di lavoro favorisce il reinserimento degli ex detenuti?

Redcross, C., Millenky, M., Rudd, T., & Levshin, V. (2012). More than a job: Final results from the evaluation of the Center for Employment Opportunities (CEO) transitional jobs program, OPRE Report 2011-18.

Il Center for Employment Opportunities cerca di favorire il reinserimento lavorativo e sociale degli ex detenuti in libertà vigilata attraverso un percorso di sostegno affiancato a un’esperienza lavorativa temporanea.

Un rapido reinserimento aiuta chi ha perso casa a trovare e mantenere una nuova abitazione?

Cunningham M., Gillespie S. e Anderson J. (2015), Rapid re-housing. What research says, Research Report, Urban Institute.

Il numero dei nuclei famigliari che fanno fatica a trovare o a mantenere una casa, spesso per motivi economici, è in crescita. Il Rapid re-housing consiste nel reperimento tempestivo di una soluzione abitativa permanente. I risultati di uno studio nella città di Philadelphia suggeriscono che il Rrh è una soluzione più efficace delle precedenti per stabilizzare la condizione abitativa delle famiglie.

Il sostegno pubblico per l’affitto migliora il benessere delle famiglie?

Carlson D., Haveman R., Kaplan T., Wolfe B. (2011), Long-Term Effects of Public Low-Income Housing Vouchers on Work, Earnings, and Neighborhood Quality, La Follette School, Working Paper No. 2008-013.

Le politiche abitative sono destinate a rispondere a svariate forme di disagio abitativo a carico dei nuclei familiari meno abbienti. Secondo uno studio condotto nel Wisconsin nel 2011 la percezione degli incentivi determina una maggiore propensione a cambiare residenza, mediamente verso quartieri migliori (scolarità più elevata, tassi di povertà e di disoccupazione inferiori).

Incentivare il trasloco in aree urbane non degradate riduce l’esclusione sociale dei giovani?

Gennetian A. et al. (2012), The long-term effects of Moving to Opportunity on youth outcomes, Cityscape: A Journal of Policy Development and Research, vol. 14, n.2.

Per contrastare le influenze ambientali si possono incentivare le famiglie a vivere in aree non degradate, dove migliori sono le opportunità e minori le minacce e gli esempi negativi. Il progetto Moving to Opportunity, realizzato negli Stati Uniti nella seconda metà degli anni 90, fornisce un sostanzioso sostegno per le spese di locazione alle famiglie povere che decidono di traslocare dalle case popolari dei quartieri più degradati ad abitazioni private in altri quartieri. Il sostegno incentiva le famiglie a spostarsi, ma l’effetto sulle condizioni di vita, anche nel lungo periodo, si limita spesso al livello psicologico.

Favorire il trasloco in aree urbane non degradate può ridurre la criminalità tra i giovani adolescenti?

Ludwig J., Duncan G.J. e Hirschfield P. (2001), Urban poverty and juvenile crime: evidence from a randomized housing-mobility experiment, Quarterly Journal of Economics. Autore della scheda: Luca Scolfaro (ASVAPP).

Il maggiore livello di povertà e una struttura sociale carente si accompagnano inoltre a un innalzamento del livello di criminalità. Un progetto statunitense cerca di combattere questi condizionamenti favorendo, attraverso sostegni alla locazione, il trasloco di alcune famiglie in aree urbane meno degradate.