Europa

Insegnare l’imprenditorialità: funziona con i bambini?

Huber L.R., Sloof R., van Praag M. (2014), The effect of early entrepreneurship education: evidence from a field experiment, European Economic Review, vol. 72

Per migliorare l’attitudine imprenditoriale delle persone si può cominciare a intervenire in giovane età. Un programma con tale scopo prevede la realizzazione brevi percorsi nelle scuole durante i quali gruppi di studenti simulano la realizzazione di un’attività imprenditoriale. Un’analisi realizzata in Olanda mostra che questo tipo di intervento aumenta le capacità e le conoscenze dei bambini coinvolti, anche se tende a ridurne il desiderio di essere un giorno imprenditori.

Un voucher può incentivare i cittadini adulti a frequentare corsi di formazione?

Messner D., Wolter S. C. (2009), Money matters: evidence from a large scale randomized field experiment with vouchers for adult training, IZA DP No. 4017

Per stimolare la fruizione della formazione anche da parte dei cittadini adulti sono stati messi a disposizione in Svizzera dei voucher individuali di differente valore. Uno studio mostra che i voucher sono strumenti efficaci nell’incentivare il ricorso degli adulti alla formazione, soprattutto dei meno istruiti. Si tratta tuttavia di uno strumento inutile nel caso in cui l’entità del contributo sia minima.

Una campagna informativa aiuta a intervenire sugli ictus con maggiore tempestività?

Müller-Nordhorn J. et al. (2009), Population-based intervention to reduce prehospital delays in patients with cerebrovascular events, Archives of Internal Medicine, 169 (16)

Un ictus ha spesso conseguenze drammatiche, che in molti casi potrebbero essere contenute intervenendo con tempestività sulla persona colpita. Un’esperienza tedesca mostra come una campagna informativa che prevede l’invio postale di informazioni chiare e sintetiche su come riconoscere l’ictus e cosa fare nel caso si presentino i sintomi, possa ridurre sensibilmente i tempi di arrivo all’ospedale.

Una massiccia campagna mediatica sull’ictus può cambiare l’uso dei servizi sanitari?

Mellon et al. (2013), Can a media campaign change health service use in a population with stroke symptoms? Examination of the first Irish stroke awareness campaign. Emergency Medicine Journal 31(7)

Riconoscere i sintomi dell’ictus e ricorrere tempestivamente ai soccorsi può ridurre significativamente l’incidenza delle conseguenze da esso provocate. Uno studio condotto in Irlanda mostra come una massiccia campagna mediatica, volta ad informare i cittadini sui principali sintomi dell’ictus e realizzata in più tempi attraverso ripetuti passaggi televisivi e radiofonici, incide poco sui comportamenti che essi tengono in situazione di emergenza.

Può un intervento di controllo e formazione ridurre gli infortuni nel settore agricolo?

Rasmussen K. Et Al. (2003), Prevention Of Farm Injuries In Denmark, Scandinavian Journal Of Work, Environment & Health, Vol. 29, No. 4, Pp. 288-296.

Gli infortuni e i decessi sul lavoro nell’agricoltura sono numerosi, rendendo il settore agricolo il più rischioso in cui lavorare. Un intervento per la riduzione degli incidenti che si basa su visite di controllo da parte di esperti nelle aziende agricole e giornate di formazione per gli addetti sembra in grado sia di sensibilizzare gli addetti a un comportamento più attento sia di ridurre sensibilmente il rischio di incidenti.

Servizi intensivi di coaching e formazione linguistica aiutano i neoimmigrati a trovare lavoro?

Andersoon Joona P., Nerkby L. (2009), Tipping The Scales Towards Greater Employment Chances? Evaluation Of A Trial Introduction Program (Tip) For Newly-Arrived Immigrants Based On Random Program Assignment, Iza Discussion Paper N° 4072.

L’acuirsi del fenomeno migratorio accompagnato da problemi quali la disoccupazione ha reso palese la necessità di creare nuovi strumenti di intervento. Una misura che prevede in combinato un sostegno all’inserimento sociale (con assistenza e insegnamento di lingua) e dei servizi per l’impiego può favorire la condizione occupazionale successiva dei neoimmigrati, soprattutto di quelli con maggiori difficoltà.

Gli incentivi pubblici per la ricerca e lo sviluppo stimolano gli investimenti privati?

Czarnitzki D., Toivanen O. (2013), Innovation Policy and Economic Growth, Economic Papers, European Commission, 482

Uno studio svolto in Belgio e Germania evidenzia il ritorno positivo di questi incentivi, che inducono una quadruplicazione degli investimenti in R&D; gli effetti sono mediamente superiori per le imprese che già in passato hanno fatto investimenti simili e per quelle con le maggiori difficoltà di stanziare risorse.

Misure più intensive migliorano la stabilità del reimpiego dopo un periodo di disoccupazione?

Blasco S., Rosholm M. (2011),The impact of active labour market policy on post-unemployment outcomes: evidence from a social experiment in Denmark, IZA Discussion Paper n. 5631

Le politiche attive per il lavoro comprendono una serie di strumenti volti a favorire il ritorno al lavoro dei disoccupati. Un esperimento danese svolto nel 2005 mostra come l’intensificazione dei servizi al lavoro ordinari abbia migliorato non solo le chance di trovare un lavoro, ma anche ridotto il rischio di ripiombare nello stato di disoccupazione

I trasferimenti condizionati riducono la dispersione scolastica?

Dearden L. et al. (2011), Education subsidies and school drop-out rates, Working Paper, Institute for Fiscal Studies, W05/11.

Una prematura interruzione degli studi è la base potenziale di una serie di problematiche, che vanno dalla scarsa occupabilità alla percezione di redditi inferiori, da peggiori condizioni di salute a una maggiore dipendenza dai sistemi di welfare. La valutazione di un intervento nel Regno Unito mostra risultati positivi: il meccanismo incentivante funziona, e incide in particolare su coloro che hanno le maggiori difficoltà economiche e su coloro che erano altrimenti destinati a non studiare né lavorare.

Le candidature anonime aiutano donne e stranieri a trovare lavoro?

Aslund O., Skans O.N. (2012), Do anonymous job application procedures level the playing field?, ILRReview, 65(1).

Nonostante i divieti imposti dalle normative nazionali e internazionali, le discriminazioni legate al genere e all’origine influenzano ancora l’accesso al mercato del lavoro. In Svezia uno studio analizza gli effetti dell’utilizzo di curriculum vitae in forma anonima. I risultati mostrano che questo strumento migliora le possibilità per donne e stranieri che si candidano per posizioni lavorative aperte di accedere al colloquio conoscitivo.