Italia

Quali effetti per le imprese creditrici dal rimborso dei debiti della PA?

D’Aurizio L., Depalo D. (2016), An evaluation of the policies on repayment of government’s trade debt in Italy, Italian Economic Journal, n.2(2)

Una sofferenza di rilievo delle imprese italiane è il ritardo con cui spesso rientrano dei crediti maturati con la pubblica amministrazione. Cosa cambia se si accelerano questi rimborsi?

È possibile stimolare gli investimenti privati in ricerca e sviluppo attraverso finanziamenti pubblici?

De Blasio G., Fantino D., Pellegrini G. (2011), Evaluating the Impact of Innovation Incentives: Evidence from an Unexpected Shortage of Funds, Bank of Italy, Temi di Discussione (Working Paper) No. 792

Gli investimenti in ricerca e sviluppo possono generare benefici collettivi di rilievo, ma il ritorno economico percepito dalle imprese può non essere sufficiente a realizzarli. Un sostegno pubblico può fungere da incentivo?

L’effetto del bonus fiscale sulla spesa delle famiglie italiane: il “bonus 80 euro”

Neri A., Rondinelli C., Scoccianti F. (2017), Household spending out of a tax rebate: Italian “€80 tax bonus””, Questioni di economia e finanza (occasional paper), Bank of Italy, n. 379.

Quali sono gli effetti di un bonus in busta paga sulla spesa delle famiglie? Uno studio della Banca d’Italia analizza il bonus di 80 euro che il Governo italiano ha erogato a partire dal 2014.

Un accordo strategico tra imprese e soggetti pubblici è in grado di ridurre gli squilibri economici territoriali?

Accetturo A., De Blasio G.(2012), Policies for local development: an evaluation of Italy’s “Patti Territoriali”, Regional Science and Urban Economics, vol. 42(1-2), pp. 15-26

Lo squilibrio territoriale nello sviluppo economico caratterizza molte economie occidentali e l’Unione Europea da decenni dedica a questo problema una quota notevole dei propri fondi strutturali. Uno studio della Banca d’Italia stima gli effetti dei Patti Territoriali, istituiti in Italia come strumento per favorire la cooperazione e lo sviluppo delle piccole e medie imprese nei territori in difficoltà.

I corsi di formazione post diploma aiutano i giovani a trovare un lavoro?

Mo Costabella L. (2017), Do high school graduates benefit from intensive vocational training?”, International Journal of Manpower, vol. 38, n.5.

I giovani in cerca di lavoro, anche se in possesso di un diploma, possono scontare delle difficoltà legate alla mancanza di competenze immediatamente spendibili. La formazione professionale post diploma cerca di rimediare offrendo corsi intensivi a carattere professionalizzante.

Un incentivo può spingere le imprese a stabilizzare i contratti dei lavoratori temporanei?

Ciani E., De Blasio G. (2015), Getting stable: an evaluation of the incentives for permanents contracts in Italy, IZA Journal of European Labor Studies, vol. 4, n.6

Gli incentivi alla stabilizzazione (contributi una tantum per stabilizzare rapporti di lavoro precari) sono una delle misure adottate per contrastare il fenomeno del lavoro precario. Una valutazione (sul Veneto) del sistema nazionale di incentivi previsti dal decreto del 05/10/2012 (12.000€ ogni stabilizzazione), stima un effetto positivo degli incentivi: con essi la propensione delle imprese a stabilizzare i contratti dei propri dipendenti raddoppia.

Le borse di studio favoriscono l’iscrizione all’università degli studenti a basso reddito?

Covizzi I., Vergolini L., Zanini N. (2010), Gli effetti degli incentivi monetari a favore degli studenti universitari: una valutazione d’impatto, IRVAPP PR, 2010-05

Il problema dello scarso accesso all’istruzione universitaria si accompagna in Italia a quello dell’equità. Per favorire la decisione delle famiglie a basso reddito di investire nell’istruzione terziaria dei propri figli, è stata sperimentata in Trentino una forma di incentivi rivolti a studenti residenti sul territorio che abbiano buone performance scolastiche e bassi redditi. Una valutazione di impatto della misura evidenzia come tali borse abbiano un effetto nullo.

La formazione professionale riesce a favorire l’inserimento lavorativo dei disoccupati?

IRPET (2011), Valutazione di impatto degli interventi formativi per i disoccupati e gli inoccupati. Il caso della Toscana, Studi per il Consiglio, n. 7

Una delle cause della condizione di disoccupazione può essere ricondotta alla carenza di competenze professionali. Gli interventi di formazione professionale mirano a rafforzare i disoccupati su questo versante e permettono di accedere a nuovi canali per individuare opportunità lavorative. Uno studio sui corsi svolti in Toscana stima un effetto positivo sulla probabilità di occupazione successiva, soprattutto per chi è in cerca di primo impiego.

Le politiche di attivazione favoriscono la stabilizzazione dei lavoratori precari?

Battiloro V., Mo Costabella L. (2011), Incentivi o misure di attivazione? Evidenze sull’efficacia di due interventi per contrastare il lavoro precario, Politica Economica, n.2

Per fronteggiare il problema del precariato sono stati implementati servizi di politica attiva del lavoro che prevedono l’erogazione di servizi individuali di natura consulenziale e formativa affiancati a un’attività di incontro domanda-offerta. La valutazione di un intervento attuato in provincia di Torino mostra che questo genere di politiche producono un miglioramento nelle opportunità lavorative successive.

Il lavoro interinale è un rischio o un’opportunità per i lavoratori?

Ichino A., Mealli F., Nannicini T. (2005), Temporary work agencies in Italy: a springboard to permanent employment?, Giornale degli Economisti, vol. 64 n.1.

In un contesto di precarietà dell’occupazione, il lavoro interinale può fornire anche un’opportunità ai lavoratori, soprattutto nel caso in cui crei nuove opportunità di lavoro. Una ricerca stima, per chi svolge una missione interinale, un considerevole aumento della probabilità di essere successivamente occupato a tempo indeterminato. Si tratta comunque dello stesso effetto positivo che si otterrebbe lavorando con altri contratti a termine.