Attivazione

Le politiche di attivazione favoriscono la stabilizzazione dei lavoratori precari?

Battiloro V., Mo Costabella L. (2011), Incentivi o misure di attivazione? Evidenze sull’efficacia di due interventi per contrastare il lavoro precario, Politica Economica, n.2

Per fronteggiare il problema del precariato sono stati implementati servizi di politica attiva del lavoro che prevedono l’erogazione di servizi individuali di natura consulenziale e formativa affiancati a un’attività di incontro domanda-offerta. La valutazione di un intervento attuato in provincia di Torino mostra che questo genere di politiche producono un miglioramento nelle opportunità lavorative successive.

Il lavoro interinale è un rischio o un’opportunità per i lavoratori?

Ichino A., Mealli F., Nannicini T. (2005), Temporary work agencies in Italy: a springboard to permanent employment?, Giornale degli Economisti, vol. 64 n.1.

In un contesto di precarietà dell’occupazione, il lavoro interinale può fornire anche un’opportunità ai lavoratori, soprattutto nel caso in cui crei nuove opportunità di lavoro. Una ricerca stima, per chi svolge una missione interinale, un considerevole aumento della probabilità di essere successivamente occupato a tempo indeterminato. Si tratta comunque dello stesso effetto positivo che si otterrebbe lavorando con altri contratti a termine.

Misure più intensive migliorano la stabilità del reimpiego dopo un periodo di disoccupazione?

Blasco S., Rosholm M. (2011),The impact of active labour market policy on post-unemployment outcomes: evidence from a social experiment in Denmark, IZA Discussion Paper n. 5631

Le politiche attive per il lavoro comprendono una serie di strumenti volti a favorire il ritorno al lavoro dei disoccupati. Un esperimento danese svolto nel 2005 mostra come l’intensificazione dei servizi al lavoro ordinari abbia migliorato non solo le chance di trovare un lavoro, ma anche ridotto il rischio di ripiombare nello stato di disoccupazione

Gli inserimenti lavorativi di persone affette da disturbi psichici gravi: quale approccio massimizza l’efficacia?

Hoffmann H. et al. (2011), A randomised controlled trial of the efficacy of supported employment, Acta Psychiatrica Scandinavica, 125(2).

I disturbi psichiatrici sono, soprattutto nei casi più gravi, causa di isolamento e di esclusione sociale. Uno degli aspetti più problematici per queste persone è la mancanza di lavoro, leva fondamentale per l’acquisizione di autonomia.