Consulenza
Può un servizio di tutoraggio aiutare gli studenti a completare l’iscrizione all’università?
Castleman, B.I., Page, L.C., & Schooley, K. (2014), The forgotten summer: does the offer of college counseling after high school mitigate summer melt among college-intending, low-income high school graduates?, Journal of Policy Analysis and Management, 33(2), 320–344.
Tra i motivi che possono portare uno studente (in particolare se a basso reddito) a non iscriversi all’università, vi è l’assenza di una capacità di gestire con i mezzi a disposizione le questioni pratiche connesse all’iscrizione. Un esperimento mostra che un servizio di tutoraggio estivo individuale può aumentare la propensione a completare l’immatricolazione, con un effetto che cresce al crescere della condizione di bisogno.
Il gioco collaborativo assistito dal computer facilita l’apprendimento nelle scuole elementari?
Han-Yu Sung, Gwo-Jen Hwang (2013), A collaborative game-based learning approach to improving students’ learning performance in science courses, Computers & Education, n.63
Per migliorare e supportare la motivazione e l’apprendimento degli studenti, può essere sfruttata anche la familiarità all’utilizzo del computer dei bambini in età scolare. Un esperimento condotto a Taiwan ha evidenziato come l’utilizzo di determinate tipologie di giochi informatici faciliti l’apprendimento nelle scuole elementari.
Un servizio di orientamento può modificare le aspettative degli studenti rispetto all’università?
Oreopoulos P., Dunn R. (2012), Information and college access: Evidence from a randomized field experiment, NBER Working Paper n. 18551
La prospettiva di non andare all’università può essere frutto di una scarsa conoscenza di ciò che comporta l’iscrizione, anche in termini economici e di ritorno dell’investimento. Un intervento realizzato in Canada, che consiste nel fornire informazioni sui costi universitari, le forme di sostegno finaziario e sui potenziali ritorni economici si è rivelato in grado di incidere notevolmente sulle aspetattive degli studenti, sopratuttto su quelle dei più indecisi.
Servizi intensivi di coaching e formazione linguistica aiutano i neoimmigrati a trovare lavoro?
Andersoon Joona P., Nerkby L. (2009), Tipping The Scales Towards Greater Employment Chances? Evaluation Of A Trial Introduction Program (Tip) For Newly-Arrived Immigrants Based On Random Program Assignment, Iza Discussion Paper N° 4072.
L’acuirsi del fenomeno migratorio accompagnato da problemi quali la disoccupazione ha reso palese la necessità di creare nuovi strumenti di intervento. Una misura che prevede in combinato un sostegno all’inserimento sociale (con assistenza e insegnamento di lingua) e dei servizi per l’impiego può favorire la condizione occupazionale successiva dei neoimmigrati, soprattutto di quelli con maggiori difficoltà.
I servizi di mentoring aiutano gli adolescenti di famiglie monoparentali a diventare adulti più responsabili?
Tierney J. et al. (2000), Making a Difference. An Impact Study of Big Brother Big Sister, ed. Public/private Ventures
Gli adolescenti provenienti da famiglie monoparentali spesso crescono situazioni che possono ostacolare lo sviluppo dell’autostima e del senso di responsabilità dell’adolescente. Il programma “Big Brothers Big Sisters” attivo negli USA offre servizi di mentoring che hanno mostrato effetti positivi su un ampio ventaglio di fenomeni, da frequenza e rendimento scolastico all’uso di droghe ed alcol, a comportamenti violenti e rapporti con gli altri.
Le politiche di attivazione favoriscono la stabilizzazione dei lavoratori precari?
Battiloro V., Mo Costabella L. (2011), Incentivi o misure di attivazione? Evidenze sull’efficacia di due interventi per contrastare il lavoro precario, Politica Economica, n.2
Per fronteggiare il problema del precariato sono stati implementati servizi di politica attiva del lavoro che prevedono l’erogazione di servizi individuali di natura consulenziale e formativa affiancati a un’attività di incontro domanda-offerta. La valutazione di un intervento attuato in provincia di Torino mostra che questo genere di politiche producono un miglioramento nelle opportunità lavorative successive.
Le politiche per la promozione dell’autoimpiego dei disoccupati funzionano?
Caliendo M., Kunn S. (2010), “Start-Up Subsidies For The Unemployed: Long-Term Evidence And Effect Heterogeneity”, Iza Discussion Paper No. 4790.
Tra le numerose politiche del lavoro per i disoccupati, le più tradizionali prevedono formazione e consulenza orientativa con l’obiettivo di reinserire i lavoratori nel circuito del lavoro dipendente. L’evidenza empirica a favore di tali interventi ha però mostrato risultati spesso deludenti.
Si può contrastare l’abbandono scolastico agendo sulle famiglie dei ragazzi a rischio?
Larson K.A., Rumberger R.W. (1995), ALAS: Achievement for Latinos through academic success, in Thorton H. (ed.), Staying in school: A technical report of three dropout prevention projects for middle school students with learning and emotional disabilities. Minneapolis, MN: University of Minnesota, Institute on Community Integration.
La dispersione scolastica è un fenomeno che accomuna numerosi paesi. Il problema interessa in modo particolare i cittadini di origine straniera. Un intervento sperimentato negli anni ‘90 in alcune scuole della California mira a ridurre il tasso di abbandono degli studenti latinoamericani.