Le politiche attive del lavoro rivolte ai giovani sono più efficaci se più intensive?

AMBITO DI POLICY: Lavoro
STRUMENTO DI POLICY:
Attivazione
PAESE:
Europa
DISEGNO DI VALUTAZIONE:
Esperimenti

Le politiche attive del lavoro (PAL) possono giocare un ruolo importante nel prevenire l’aumento nella disoccupazione di lungo periodo, ancor più nei periodi di recessione. In questi scenari i lavoratori più giovani sono tipicamente più svantaggiati, in quanto più sensibili ai cicli economici rispetto agli altri. Come agire per aiutare al meglio i giovani disoccupati? Ha senso agire con politiche molto intensive? Uno studio danese valuta l’efficacia di un utilizzo particolarmente intensivo di questi strumenti per fronteggiare l’aumento della disoccupazione giovanile. I risultati rivelano che l’intensificazione non ha successo né nell’accrescere l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, né nel favorire un rientro nei circuiti della formazione o dell’istruzione per quelli meno preparati.

Maibom J., Rosholm M., Svarer M. (2014), Can active labour market policies combat youth unemployment?, Nordic Economic Policy Review, n. 1.

AUTORE DELLA SCHEDA: Fabio Sandrolini

ObiettivoAspetti principaliRisultati
- Favorire l’inserimento lavorativo dei giovani disoccupati- Intensificazione delle politiche attive del lavoro: sensibile aumento della frequenza degli incontri di counselling e supporto - L’intensificazione non produce miglioramenti, né sull’inserimento al lavoro né sul ritorno a istruzione e formazione
Parole chiave: politiche attive per il lavoro, lavoro, counselling, centri per l’impiego, disoccupazione, intensità