Le Riunioni di Famiglia contribuiscono a migliorare il benessere scolastico?

AMBITO DI POLICY: Istruzione, Società e Istituzioni, Welfare
STRUMENTO DI POLICY:
Azioni collettive
PAESE:
Italia
DISEGNO DI VALUTAZIONE:
Esperimenti

Ragazzi e adolescenti possono manifestare nel contesto scolastico diverse forme di disagio, che vanno dalle difficoltà relazionali alla fatica nell’apprendimento. Queste, pur essendo spesso lontane da condizioni di gravità tali da coinvolgere i servizi sociali, possono talvolta inasprirsi fino a condurre a risultati scadenti e all’abbandono scolastico. Per contrastare queste difficoltà il modello Family Group Conference (FGC) coinvolge attivamente le famiglie: esse, accompagnate da facilitatori, elaborano con il ragazzo un piano educativo personalizzato per superare le difficoltà. Una sperimentazione in alcune scuole italiane mostra come FGC produca un effetto positivo sulla fiducia degli studenti e sul rapporto con la famiglia e l’ambiente scolastico. Minore è l’evidenza, tranne che nei primi mesi, sul supporto della famiglia nello svolgere i compiti. Non si evidenziano, nel primo anno, ricadute positive sul rendimento e sui comportamenti a scuola.

A.A.V.V. - Prove di Dialogo – Le Riunioni di Famiglia nella scuola, Quaderno del Convegno del 24 novembre 2015, Bollate.

AUTORE DELLA SCHEDA: Lisa Zaquini

ObiettiviAspetti principaliRisultati
- Ridurre il disagio degli adolescenti in ambito scolastico
- Diminuire la dispersione scolastica
- Attivazione della famiglia e di un processo decisionale volontario per individuare soluzioni pratiche
- Intervento di welfare leggero
- Empowerment familiare
- Incontro di un facilitatore con la famiglia, lo studente e le persone ad essi vicine
- Aumento della fiducia e miglioramento dei rapporti con gli altri, in famiglia e a scuola
- Nessun effetto evidente, nel primo anno, sul rendimento e sui comportamenti a scuola
Parole chiave: istruzione, politiche sociali, disagio giovanile, dispersione scolastica, benessere scolastico, empowerment familiare