Più formazione (e controllo) nei contratti di apprendistato: un vantaggio per i giovani?

AMBITO DI POLICY: Lavoro
STRUMENTO DI POLICY:
Formazione, Regolamentazione
PAESE:
Italia
DISEGNO DI VALUTAZIONE:
Difference in Differences, Regression Discontinuity Design

Le difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro per i giovani si sono inasprite negli ultimi decenni a fronte di cambiamenti legislativi da un lato, produttivi dall’altro. Su questo secondo fronte è cresciuto il problema del matching tra domanda e offerta, con una maggiore discrepanza tra le competenze offerte e quelle richieste dalle imprese. Incentivare la formazione sul lavoro può essere d’aiuto? Il contratto di apprendistato prevede da tempo sgravi contributivi e un processo di formazione interna, che però era frequentemente disatteso. La riforma del mercato del lavoro del 2012 prevede un uso più strutturato e controllato dell’apprendistato come strumento formativo. Secondo una valutazione, le regole più restrittive hanno migliorato la struttura dell’occupazione giovanile, aumentandone la stabilità.

Maida A., Sonedda D. (2019), Getting out of the starting gate on the right foot: employment effects of investment in human capital, CeRP Working Paper, n.191

AUTORE DELLA SCHEDA: Giacomo Ferrato

ObiettivoAspetti principaliRisultati
- Aumentare l’occupazione dei giovani
- Aumentare l’occupazione stabile dei giovani
- Potenziare la formazione sul lavoro
- Revisione delle regole di uso del contratto di apprendistato: obbligo di fare formazione generale e formazione interna, obbligo di assumere alcuni apprendisti- Effetti nulli sui volumi di occupazione
- Aumento degli apprendistati
- Aumento dell’occupazione a tempo indeterminato
Parole chiave: lavoro stabile, formazione, apprendistato, imprese, disoccupazione, giovani, controllo, sanzioni