Reddito di Cittadinanza: disincentiva il lavoro o migliora le prospettive occupazionali di chi ne beneficia?

AMBITO DI POLICY: Lavoro, Welfare
STRUMENTO DI POLICY:
Attivazione, Finanziamenti
PAESE:
Italia
DISEGNO DI VALUTAZIONE:
Difference in Differences

L’introduzione del Reddito di cittadinanza ha acceso un intenso dibattito che vede da una parte gli oppositori, che segnalano il rischio che lo strumento disincentivi l’offerta di lavoro di chi ne beneficia, dall’altra i sostenitori, che ritengono che la misura possa, invece, migliorare le prospettive occupazionali dei beneficiari. Per scongiurare i rischi di disincentivo al lavoro, la normativa ha previsto un sistema molto rigido e severo di condizionalità. Il personale dei Centri per l’impiego è stato, inoltre, potenziato mentre limitate sono state le risorse destinate a politiche di attivazione ad hoc per i beneficiari. Uno studio degli effetti causali del Reddito di cittadinanza sull’occupazione, condotto sui beneficiari residenti in Toscana, mostra che la misura ha un effetto positivo, ma molto limitato, sulle giornate mensili lavorate, soprattutto per i beneficiari più facilmente occupabili. Lo strumento non disincentiva il lavoro ma nemmeno è in grado di migliorare sensibilmente le prospettive occupazionali di chi ne beneficia.

Maitino M.L., Mariani M., Patacchini V., Ravagli L., Sciclone N. (2022), Employment effects of Reddito di cittadinanza, before and during the Covid-19 pandemic, IRPET Working Papers, n. 6.

AUTORE DELLA SCHEDA: Letizia Ravagli

ObiettivoAspetti principaliRisultati
- Sostenere il reddito dei cittadini evitando effetti di disincentivo al lavoro e migliorando le prospettive occupazionali dei beneficiari - Sostegni al reddito (Reddito di cittadinanza) con condizionalità, stipula del “Patto per il lavoro”, servizi di attivazione- Effetto positivo, ma molto limitato, sulle giornate mensili lavorate
- Effetto più visibile per i beneficiari più facilmente occupabili
Parole chiave: reddito minimo garantito, disoccupazione, condizionalità, politiche attive, politiche passive