Un incentivo può spingere le imprese a stabilizzare i contratti dei lavoratori temporanei?

AMBITO DI POLICY: Lavoro
STRUMENTO DI POLICY:
Finanziamenti
PAESE:
Italia
DISEGNO DI VALUTAZIONE:
Difference in Differences

A partire dalla seconda metà del 2000 le politiche attive del lavoro italiane hanno cercato di affrontare il fenomeno del precariato, cioè la difficoltà di alcuni lavoratori a mantenersi regolarmente occupati. Gli incentivi alla stabilizzazione/assunzione sono contributi, generalmente una tantum, che dovrebbero spingere le imprese a un maggiore utilizzo dei contratti stabili. Una valutazione (sul Veneto) del sistema nazionale di incentivi previsti dal decreto del 05/10/2012, che finanzia con 12.000 euro ogni stabilizzazione, stima un effetto positivo: la disponibilità di incentivi raddoppia la propensione delle imprese (soprattutto di quelle che ricorrono meno al lavoro a termine) a stabilizzare i contratti a tempo determinato dei propri dipendenti. Ma per ogni stabilizzazione prodotta se ne finanzia un’altra che sarebbe avvenuta comunque.

Ciani E., De Blasio G. (2015), Getting stable: an evaluation of the incentives for permanents contracts in Italy, IZA Journal of European Labor Studies, vol. 4, n.6

AUTORE DELLA SCHEDA: Luca Mo Costabella

ObiettivoAspetti principaliRisultati
- Favorire la stabilizzazione dei lavoratori precari- Incentivi alle imprese per la stabilizzazione dei lavoratori temporanei
- 12.000 euro per ogni stabilizzazione
- Effetti postivi sulla propensione delle imprese a stabilizzare
- In media una stabilizzazione prodotta è costata come due incentivi
Parole chiave: lavoro, politiche attive, precarietà, incentivi, stabilizzazione