Una tassa proporzionale sui rifiuti ne riduce la produzione domestica?

AMBITO DI POLICY: Ambiente, Società e Istituzioni
STRUMENTO DI POLICY:
Regolamentazione
PAESE:
Italia
DISEGNO DI VALUTAZIONE:
Difference in Differences

La tutela dell’ambiente è un tema sempre più presente nel dibattito pubblico, così come la necessità di trovare soluzioni efficaci ed incisive per ridurre l’impatto ambientale tanto della produzione industriale quanto dei consumi dei cittadini. Uno dei tanti temi dibattuti in proposito è quello della raccolta differenziata. Si può incentivare questo comportamento virtuoso? Una tassa sui rifiuti non differenziati che sia proporzionale a quanti ne vengono prodotti (piuttosto che determinata sulle caratteristiche dell’abitazione) è un tentativo in questo senso. Tentativo che sembra essere efficace: a seguito di questo cambio di paradigma, i comuni italiani che lo hanno introdotto tra il 2010 e il 2019 hanno mostrato una minor quantità di rifiuti prodotti, soprattutto indifferenziati. Il tutto senza costi aggiuntivi per l’amministrazione pubblica.

Colussi T., Romagnoli M., Villar E. (2022), The Intended and Unintended Consequences of Taxing Waste, CESifo Working Papers, 9946-2022.

AUTORE DELLA SCHEDA: Giacomo Ferrato

ObiettivoAspetti principaliRisultati
- Ridurre la produzione domestica dei rifiuti
- Favorire la raccolta differenziata
- Target: nuclei famigliari
- TARIP: Tassa sui rifiuti rimodulata per ogni famiglia in funzione dei volumi di rifiuti non differenziati prodotti
- Meno rifiuti totali
- Meno rifiuti indifferenziati
- Maggior sensibilità ambientale
- Politica non onerosa per l’ente pubblico che la attua
Parole chiave: raccolta differenziata rifiuti, riciclo, tasse, cittadinanza, ecologia, salute